BENVENUTO DON ALEX
La Basilica di S. Cristoforo ieri, 8 ottobre 2023, era vestita a festa perché pronta per accogliere il suo nuovo pastore Padre Alessandro De Gregorio, per gli amici Don Alex.
È giunto accompagnato Don Alex, con lui c’erano la sua famiglia e il sindaco di Santa Teresa di Riva con una rappresentanza dei suoi concittadini con Misserio, Fautarì, Artale e San Carlo. Ad attenderlo qui c’erano le comunità di Canneto, Acquacalda, Pirrera, Lami, le comunità Neocatecumenali, le autorità civili e militari, ed una rappresentanza del clero eoliano. Con lui giungeva anche sua Ecc.za Rev.ma Mons. Giovanni Accolla che ha presieduto la Solenne Celebrazione Eucaristica in cui si è svolto il rito di immissione canonica.
Don Alex approda sulla nostra isola con una domanda, una certezza ed un sogno. È lui stesso a dirlo nel suo discorso rivolto alle comunità. Ci chiede se siamo disposti a ricominciare, a mollare le certezze finora avute per “lasciarci guidare da quella luce che non conosce tramonto per riceverne speranza, forza e coraggio”, e lo fa perché si fida ciecamente di Dio. Non ha esitato nel rispondere alla richiesta del suo pastore, non perché stesse male dove si trovava, tutt’altro, e lo si è capito chiaramente nella commozione avuta nel momento in cui si apprestava a salutare e ringraziare le comunità che sin ora aveva guidato. Il suo sì alla richiesta di prendere le redini della nostra realtà risiede nel volersi affidare e fidare della volontà di Dio, avendo voglia di “tuffarsi nel mare delle Sue sorprese”. Ed ha un sogno. Sogna una comunità che sia “casa in cui sentirsi accolti”, una comunità che abbia a cuore ogni fratello, ogni bambino e giovane, ogni famiglia, e dove ogni anziano e ammalato si sentano parte di una grande famiglia.
E noi siamo pronti Don Alex, perché anche noi ci fidiamo ciecamente di Dio. Siamo una comunità imperfetta, abbiamo limiti e debolezze, ma quello che di buono sappiamo fare lo mettiamo a disposizione del Signore. Siamo pronti a riconoscere in te la voce del pastore che ci guiderà come gregge del Signore. Ma una promessa dobbiamo farla, non a te, ma alla comunità che con tanto amore ti ha accompagnato sino a noi: ti custodiremo come bene prezioso. Tu non porti oro o argento con te, sei tu stesso diamante prezioso, e come tale ti serberemo e ti supporteremo nel cammino insieme.
Mettiamoci all’opera, noi siamo pronti.