Cultura e territorioCuriosità e sport

Crisantemi: fiori dei morti e della gioia.

Significato in Italia e nel mondo della “margherita a 16 petali

″Ogn’anno,il due novembre,c’é l’usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll’adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero… (Antonio De Curtis)

E con il pensiero arriva immancabilmente la corsa verso i fiorai che, ahimè, in poche ora sono sommersi di gente che adda fà la buona creanza di abbellire le tombe dei propri cari.
E allora giù con variopinti fiori e composizioni floreali dalla qualità più disparate, gladioli, lilium, rose (poche perchè costano tanto!), e lui, sua maestà degli addobbi floreali cimiteriali: il crisantemo.
Rotondo, pieno, grande, che con pochi hai riempito un vaso e poi ridonda le tomba di colore e di calore, perché un fiore è anche questo, calore umano, indifferente a chi fisicamente non lo può più sentire, affidandosi a compiacersi meglio ad una buona azione dell’anima.
Nei giorni che precedono la commemorazione dei defunti fino a qualche settimana dopo (poi ritornano in molti casi quelli finti), i cimiteri sono abbelliti con questo meraviglioso fiore, dei morti per noi, regalato in occasioni di gioia e convivialità nel resto del mondo.
A dire il vero, a sua discolpa (del crisantemo), non ci sono storie particolari ne di natura pagana legate a rituali magici, ne di natura cattolica.
Più semplicemente il crisantemo fiorisce a novembre, proprio in concomitanza con le celebrazioni della festa del Giorno dei Morti. Questa correlazione non esiste nelle altre culture dove il crisantemo acquista un significato completamente diverso e opposto dunque a quello cattolico.
Crisantemo significa fiore dell’oro e ha diversi significati nel mondo. In Corea e in Cina ad esempio è il fiore dei festeggiamenti, in Giappone è il fiore nazionale ed in tutto l’Oriente in generale, vengono regalati in occasione di matrimoni, comunioni e addirittura compleanni. Nel Regno Unito, si regala per felicitarsi per una nascita, in Australia è il fiore donato per la festa della mamma, mentre negli Stati Uniti simboleggia la gioia e la positività.

Viene anche chiamata la “margherita dai 16 petali” e su questo c’è una bella leggenda che riportiamo integralmente: «In un piccolo villaggio una bambina vegliava in lacrime sulla mamma moribonda, ma uno spirito impietosito, vedendo la bambina tanto disperata, le comparve vicino e le porse una margherita, dicendole di darla alla morte perché gli spiriti avevano concesso e lei e sua madre di continuare a restare insieme per tanti giorni quanti erano i petali del fiore. Quando lo spirito scomparve, la bambina con molta cura e delicatezza, iniziò a ridurre i petali in striscioline sottilissime senza farli staccare e quando giunse la morte, che già era stata avvertita dallo spirito della concessione fatta alla bambina, vide il fiore dall’infinito numero di petali. Decise di non portar via la donna e disse alla bambina che anche lei, la morte, le avrebbe fatto un dono: concedere a lei e alla sua mamma di passare insieme tanti anni quanti erano i petali del fiore, e detto ciò se ne andò

Iscriviti alla Newsletter

Rimani sempre aggiornato sulle novità ed eventi della Parrocchia.

Ti sei iscritto con successo alla Newsletter

Si è verificato un errore durante il tentativo di inviare la richiesta. Per favore riprova.

Parrocchia San Cristoforo Canneto will use the information you provide on this form to be in touch with you and to provide updates and marketing.