Le Famiglie dialogano su come camminare insieme
Cosa ci unisce, quale dono siamo per la Chiesa e la società
La Chiesa di Dio il 9-10 ottobre 2021 a Roma è stata convocata in Sinodo con il titolo: <<Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione>>. Con questa convocazione, Papa Francesco invita la Chiesa intera a interrogarsi su un tema decisivo per la sua vita e la sua missione: <<Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio>>. Questo itinerario, che si inserisce nel solco dell’aggiornamento della Chiesa proposto dal Concilio Vaticano II, è un dono e un compito: camminando insieme e insieme riflettendo sul percorso compiuto, la Chiesa potrà imparare da ciò che andrà sperimentando quali processi possono aiutarla a vivere la comunione, a realizzare la partecipazione, ad aprirsi alla missione. Il nostro “camminare insieme”, infatti, è ciò che più attua e manifesta la natura della Chiesa come Popolo di Dio pellegrino e missionario” (dal documento preparatorio).
Il cammino sinodale intende essere espressione di una Chiesa che sa davvero camminare sotto la guida dello Spirito Santo, includendo, quindi, anche le famiglie, attuando un processo di ascolto e discernimento attraverso la comunione, la partecipazione e la missione (Sinodo dei Vescovi, Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione, Nota del 21.05.2021).
Anche la nostra Chiesa particolare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela sta vivendo questo cammino sinodale e lo scorso 5 novembre si è tenuto nel Centro Pastorale della Parrocchia S. Cristoforo di Canneto un incontro rivolto a tutte le famiglie del nostro vicariato, a cura della Pastorale familiare diocesana con la presenza dei coniugi Decembrini, delegati per la pastorale diocesana familiare, e del Vescovo Ausiliare Mons. Cesare Di Pietro.
In questo incontro sono state ascoltate le famiglie presenti chiedendo suggerimenti in base al vissuto di ognuno e invitando alla riflessione sul come vengono vissute le tre parole chiavi del Sinodo (comunione, partecipazione e missione); infatti la famiglia, in quanto “Chiesa domestica” (LG 11), è chiamata a vivere l’annuncio del Vangelo anche nei rapporti del quotidiano e la Chiesa può essere per la famiglia segno di ascolto e accompagnamento.
Come scrive Papa Francesco nell’enciclica Amoris Laetitiae, “la Chiesa è famiglia di famiglie”, per questo ogni famiglia deve prendere coscienza di essere un dono di comunione proprio per grazia del sacramento del matrimonio e la Chiesa, a sua volta, deve portare il messaggio di amore al mondo proprio attraverso le famiglie: nei rapporti che la famiglia ha al suo interno, ma anche in quelli che vive con l’esterno; e di questi essa è testimone anche di fronte al mondo, perché è soprattutto dall’agire dei cristiani che il mondo riceve il Vangelo. Tutto questo può avvenire solo con una partecipazione più concreta ed effettiva delle famiglie alla vita pastorale delle comunità, come soggetto evangelizzatore; e con la testimonianza di famiglie consapevoli del dono che hanno ricevuto, può contagiare altre famiglie, ispirare i giovani ed essere di aiuto alle famiglie in difficoltà. Infatti, il matrimonio è un sacramento per la missione (CCC 1534): negli sposi, cioè, lo slancio apostolico deriva dal Battesimo e dalla grazia del matrimonio stesso e in forza di questa identità può testimoniare ed evangelizzare anche fuori dalle proprie mura domestiche, negli ambienti che si frequentano ogni giorno (il lavoro, la scuola…).
Per la realizzazione di tutto questo, il Papa ci ha indicato due atteggiamenti interiori necessari, senza i quali tutto questo è semplicemente impossibile: l’invocazione dello Spirito Santo e l’ascolto umile e obbediente delle sue ispirazioni.
Il Sinodo, ci ricorda il Papa, “ci offre l’opportunità di diventare una Chiesa dell’ascolto”: “di prenderci una pausa dai nostri ritmi, di arrestare le nostre ansie pastorali per fermarci ad ascoltare. Ascoltare lo Spirito nell’adorazione e nella preghiera. Quanto ci manca oggi la preghiera di adorazione! Tanti hanno perso non solo l’abitudine, ma anche la nozione di che cosa significa adorare” (dal documento preparatorio).
Quindi, in occasione della prossima festa della Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo 26 dicembre, vogliamo augurare, usando le parole del Papa, che: <<Sia questo Sinodo un tempo abitato dallo Spirito! (…) Perché dello Spirito abbiamo bisogno, del respiro sempre nuovo di Dio, che libera da ogni chiusura, rianima ciò che è morto, scioglie le catene, diffonde la gioia>> (dal documento preparatorio).
Buon Natale e felice Festa della Famiglia