Attualità

Per una Chiesa Sinodale: camminare insieme per annunciare il Vangelo.

Sul documento preparatorio del Sinodo dei Vescovi 2021/2023

Con una messa solenne nella basilica di San Pietro presieduta da Papa Francesco, domenica 10 ottobre 2021 in Vaticano e in tutte le diocesi del mondo si è dato inizio al sinodo dei Vescovi con l’obiettivo di ascoltare “tutto il popolo di Dio”.

Questa domenica, sempre con una celebrazione si darà il via al percorso sinodale in ogni diocesi del mondo, avviando di fatto il cammino, dal titolo «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”.

«Con questa convocazione – si legge nel documento-, Papa Francesco invita la Chiesa intera a interrogarsi su un tema decisivo per la sua vita e la sua missione: «Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio». Questo itinerario, che si inserisce nel solco dell’«aggiornamento» della Chiesa proposto dal Concilio Vaticano II, è un dono e un compito: camminando insieme, e insieme riflettendo sul percorso compiuto, la Chiesa potrà imparare da ciò che andrà sperimentando quali processi possono aiutarla a vivere la comunione, a realizzare la partecipazione, ad aprirsi alla missione. Il nostro “camminare insieme”, infatti, è ciò che più attua e manifesta la natura della Chiesa come Popolo di Dio pellegrino e missionario.»

Leggendo queste parole ci ritorna in mente una recente esperienza di “cammino” fatta in occasione della festa dell’Esaltazione della Santa Croce del 14 settembre scorso: Il cammino alla Croce di Monterosa.

Questa esperienza che ha accomunato quanti vi hanno preso parte, è stato un momento bello ed intenso, temprato dalla durezza a volte del sentiero che conduce alla sommità della montagna.  All’arrivo, si è tenuta la Santa Messa presieduta da don Alessandro de Gregorio, parroco della comunità di Santa Teresa di Riva, in vacanza alle Eolie.

Il pellegrinaggio, è un viaggio che si percorre in diversi modi e per motivi diversi, ognuno riconducibile al proprio stato d’animo, esigenze o anche richieste per una grazia personale, per una persona cara, per mettere alla prova la propria spiritualità, per ricercare qualcosa di cui si ha bisogno. 

La meta è comune ma come si dice spesso ed a vario titolo, non è importante la meta ma il viaggio, quello che si vive durante e non quello che si prova all’arrivo, che altro non è che la somma di tutto quanto vissuto.

Il tema del sinodo è camminare insieme  e «Per “camminare insieme”  – silegge nel documento – è necessario che ci lasciamo educare dallo Spirito a una mentalità veramente sinodale, entrando con coraggio e libertà di cuore in un processo di conversione senza il quale non sarà possibile quella «continua riforma di cui essa [la Chiesa], in quanto istituzione umana e terrena, ha sempre bisogno» (UR, n. 6; cfr. EG, n. 26).»

Un tema senza dubbio difficile e di difficile attuazione, se solo si considera che all’interno delle comunità, come in un pellegrinaggio, ci sono fedeli che compiono con facilità il cammino, alcuni rallentano, altri si fermano e ripartono, altri ancora iniziano e poi abbandonano perche hanno perso interesse o forse perchè, nel cristiano di oggi, alberga a volte un senso del primeggiare che spesso si scontra con la tempra o la preparazione di chi sta davanti. 

Questa esperienza può essere paragonata alla parabola delle dieci vergini: «Allora il Regno dei Cieli sarà paragonato a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell’olio, mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell’olio nei vasi” » (Matteo 25:1-4)

Al contrario però di quanto raccontato dall’evangelista Matteo, le cinque vergini stolte della vita reale, hanno sempre modo di recuperare e tornare ad essere parte integrante della comunità ed attuare quel messaggio che oggi la chiesa si prefigge di raggiungere: camminare insieme.

Di seguito il documento integrare del Sinodo:

(un ringraziamento a Renzo Casamento per il materiale fotografico)

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