Attualità

“PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE”: UN IMPERATIVO CHE PROFUMA DI LIBERTÀ!

La liturgia della II Domenica d’Avvento esorta a vivere i propri “deserti” con gli occhi di chi spera

Al bagliore della seconda candela d’Avvento, che invita a PREPARARE la venuta di Gesù, ci ritroviamo dinnanzi ad una liturgia non docile, poiché si impone all’ascolto come un “grido”. Ciò non dovrebbe scomporci: si comunica urlando, si fa uso ed abuso di parole “vuote”, rifugiandosi nella frenesia e nel chiasso, fino a stordirsi, tra volti e nomi che intasano chat, mentre allo specchio, riposte le maschere indossate nell’arco della giornata, ci si ritrova a fare i conti con “assordanti” silenzi.

Con queste premesse, come ci si prepara al Natale? Tra corse frenetiche ai regali (al bisogno, anche riciclati!), outfit studiato nei dettagli, addobbi, panettoni, pranzi, cenoni, biglietti con frasi scopiazzate dal web, messaggi augurali su whatsapp inviati non a tutti, ma a chiunque, per ritrovarsi alla fine stressati e un po’ dispiaciuti al pensiero che l’alberello debba tornare nel suo scatolone impolverato.

La Parola della II Domenica d’Avvento offre davvero la possibilità di “cambiare schema” per non perdere, ancora una volta, l’occasione di VIVERE il Santo Natale! Ci presenta, non a caso, la figura di Giovanni Battista. Ma cosa avrà da dire, oggi, questo personaggio? Poco o nulla, se mancherà la volontà di andare oltre la propria “comfort zone”!

Giovanni è scomodo per quell’ostinata tenacia con la quale scuote le coscienze; desta dalle cattive abitudini per mettere in discussione false certezze; interroga i cuori con quel “grido” che non lascia spazio a fraintendimenti. “Preparate la via del Signore”, è scritto nel Vangelo proclamato in questo giorno, un imperativo che profuma di libertà, poiché dona a ciascuno di SCEGLIERE COME disporre se stessi all’incontro con il Bambino Gesù, alla “Festa della Vita” nella quale “il grande si fa piccolo” e ciò è possibile solo eliminando sfarzi ed eccessi, puntando all’essenziale, impegnandosi a dedicare tempo ed energie non a ciò che “luccica”, ma a ciò che “illumina” e dona senso profondo all’esistenza.

Giovanni precede il Messia con un atteggiamento umile, si veste e si nutre con semplicità, incontra le folle in una terra infeconda. Ed è proprio nella sterilità del quotidiano che il Signore vuole intervenire: nella sfiducia che alimenta la solitudine; nelle dipendenze che assorbono tempo e denaro; nelle sconfitte che bruciano come ferite sanguinanti; nelle ansie che fanno vacillare sull’orlo della follia. Dinnanzi a tutto ciò, noi abbiamo una speranza che è certezza: Dio è presente nei “deserti dell’anima” e con la Sua Voce opera affinché, in tempi, modi e luoghi inimmaginabili, fiorisca la Vita.

Coraggio! Nessuno si senta incapace o indegno di preparare la venuta di Gesù: siamo tutti in cammino verso la Grotta di Betlemme e, lungo la via, sosteniamoci a vicenda con la gioia nel cuore di chi attende, per sé e per gli altri, qualcosa di bello che cambia la vita!

Print Friendly, PDF & Email

Iscriviti alla Newsletter

Rimani sempre aggiornato sulle novità ed eventi della Parrocchia.

Ti sei iscritto con successo alla Newsletter

Si è verificato un errore durante il tentativo di inviare la richiesta. Per favore riprova.

Parrocchia San Cristoforo Canneto will use the information you provide on this form to be in touch with you and to provide updates and marketing.