Si accende l’albero sul sagrato della nostra basilica
Ieri sera abbiamo acceso l’albero sul sagrato della nostra basilica e per festeggiare questo momento, due scuole di ballo si sono esibite a favore di quanti erano presenti.
Ma qualcosa stonava e il mio umore non era dei migliori ieri, e per questo chiedo venia. Mi sforzavo di guardare ma lo dico francamente, quest’albero non è come lo immaginavo, e sentendo i mormorii di tanti, questa non è stata solo la mia impressione.
Però Gesù mi insegna ad andare oltre le apparenze, neanche lui infatti rispecchiava l’idea che il popolo di Israele si era fatto del Messia atteso. E allora ho iniziato a guardare non solo con gli occhi e finalmente ho compreso il messaggio.
Il nostro albero è frutto di tante mani che si uniscono, quelle di chi l’ha pensato e donato, di chi l’ha montato, dei bambini che hanno preparato le decorazioni e delle persone che le hanno appese. Il nostro albero è frutto dello sforzo di molti e molti si sono prodigati ieri per la buona riuscita della serata: chi ha presentato e messo la musica, e non ultimi i ragazzi che sfidando il freddo hanno ballato.
A conclusione della serata, infine ho visto i veri protagonisti, i bambini, che cercavano con i genitori l’angioletto su cui avevano scritto il loro nome, e trovatolo sorridevano gioiosi perché anche loro erano parte di qualcosa di grande e luminoso. Ed allora ho iniziato a sentire il profumo del Natale.