AttualitàRiflessioni

SIAMO POLVERE PLASMATA D’IMMENSITÀ

Il 14 febbraio, giorno in cui siamo soliti festeggiare gli innamorati, quest’anno è coinciso con il Mercoledì delle Ceneri, giorno che ci introduce nel tempo di grazia della Quaresima, e mai fu più propizia questa congruenza.

È un Dio innamorato infatti che ci richiama: “Ritornate a me con tutto il cuore” dice il Signore nella prima lettura che è stata proclamata. È un Dio innamorato quello che ci offre una nuova opportunità da cogliere ora e adesso per rinnamorarci di lui, per riscoprire la bellezza del suo amore.

E molti eravamo presenti ieri sera al richiamo del Signore, pronti per intraprendere questo cammino di Quaresima anche se il cuore trema perché gli affanni della vita ci confondono la strada, e ci sentiamo inadeguati, incapaci di ricambiare questo Amore immenso che si fa carne per donarci attraverso la croce una nuova vita.

Il Signore ha mandato il suo servo a tracciare una croce di polvere sulla nostra fronte, con l’imperativo “Convertitevi e credete nel Vangelo”. Una croce che non è segno del nostro peccato, ma seme di rinascita. Tra i granelli di questa cenere ci ricordiamo da chi veniamo, plasmati dalla polvere e dal respiro di Dio, e che in cenere ritorneremo a Lui. Ma intanto, nel qui e nell’oggi, in questa collocazione provvisoria che è la vita terrena, abbiamo l’occasione di credere alla bella notizia del Vangelo, abbiamo l’occasione di con-vertire lo sguardo sul solo che può dissetare la nostra sete.

Scopriamo che la Quaresima è un’escursione di vita e di fede, una montagna da scalare, con strade impervie e ripide, da affrontare con impegno e costanza. Un cammino da intraprendere però in leggerezza, svuotandoci di tutto ciò che ci appesantisce, digiunando di tutto quello che ingombra la nostra vita. E lungo il cammino ricordiamoci costantemente perché stiamo camminando, per chi camminiamo e con chi camminiamo. Stiamo facendo del nostro digiuno un’offerta a Cristo o la rinuncia diventa un dono per camminare con Gesù? Siamo chiamati tutti a spogliarci dal peccato, a convertirci, a rinascere a vita nuova, ma il rischio è di vivere questo tempo come “servi e non da figli”, come nella parabola del Padre Misericordioso.

Coraggio allora, avviamoci lungo questa via d’amore, perché in quella polvere di cui siamo fatti, l’Amore ha soffiato l’immensità.

Buon Cammino di Quaresima.

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