SULLA SCIA DEI RICORDI…
Nel giorno dell’Epifania, una carrellata di foto che ci riportano indietro nel tempo, alle festività natalizie dell’anno 2013, rievocando volti, nomi e luoghi a noi cari
Grati per i bei momenti che la nostra Famiglia parrocchiale ha condiviso nel tempo, con la speranza di poterne rivivere in fraterna armonia e serenità, “sfogliare” insieme questo “album virtuale” possa suscitare sentimenti di gratitudine e gioia (con un pizzico di nostalgia, anche) per ciò che è stato, ciò che è, tra immense difficoltà e contraddizioni del presente, e ciò che sarà.
Nulla è perduto e nulla di quel che appartiene a “ieri” sia abbandonato o dimenticato, ma venga custodito e doni di ritrovare, con modi e strumenti al passo con “l’uomo del nostro tempo”, l’entusiasmo per continuare ad edificare occasioni di incontro e comunione.
Talvolta le idee, le risorse, le ambizioni sembrano essere state “soffocate” da questo male che adombra i nostri giorni, e non solo, diventa dunque necessario rivedersi e ravvedersi, ritrovarsi e reinventarsi, senza rinunciare alla propria essenza, ma con quella capacità di accettare la storia che si pone dinnanzi, impegnandosi, senza riserve e scuse, a modificare ogni aspetto, pratico ed interiore, sacrificando probabilmente delle certezze che lasceranno spazio a nuovi slanci ed orizzonti che Dio, Eterno Creatore, non si stanca mai di suggerire, proponendo una “novità di vita” che esorta, come fu per i Re Magi, a procedere “per un’altra strada”.
Di seguito un testo di Douglas Malloch dal titolo “Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere”, un invito a vivere con i piedi nel presente e lo sguardo al Cielo, a cogliere nei mutamenti e nelle evoluzioni, delle occasioni per scorgere nuovi orizzonti e propositi, impegnandosi sempre e comunque ad essere, a pensare, a dire e fare ciò che di più bello il Signore ha posto nel cuore, con semplicità ed attingendo ai valori che orientano al bene:
Se non puoi essere un pino in cima alla collina,
sii una macchia nella valle, ma sii
la migliore, piccola macchia accanto al ruscello;
sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.
Se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,
e rendi più lieta la strada;
se non puoi essere un luccio, allora sii solo un pesce persico-
ma il persico più vivace del lago!
Non possiamo essere tutti capitani, dobbiamo essere anche un equipaggio,
c’è qualcosa per tutti noi qui,
ci sono grandi compiti da svolgere e ce ne sono anche di più piccoli,
e quello che devi svolgere tu è li, vicino a te.
Se non puoi essere un’autostrada, sii solo un sentiero,
se non puoi essere il sole, sii una stella;
Non è grazie alle dimensioni che vincerai o perderai:
sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.