AttualitàRiflessioni

Un fiore bianco per Maria, la “tutta pura”

Nel giorno dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria i fedeli le rendono omaggio con un fiore.

Nel canto V del Purgatorio di Dante compare un certo Bonconte da Montefeltro, morto durante la battaglia di Capaldino, di cui non si è trovato mai il corpo. Questo tizio ne aveva combinate di tutti i colori mentre era in vita. La bocca dell’inferno era pronta per inghiottirlo, c’era pure un diavolo pronto per afferrarlo, ma Dante ci dice che “nel nome di Maria finì” cioè morì pronunciando quest’ultima parola: “Maria”. E a questo punto niente, fine dei giochi, questo basta affinché “l’angel di Dio” porti con sé la sua anima, e al diavolo non resterà che la magra consolazione di distruggere il corpo. Vi rendete conto, bastò il sol pronunciare il nome Maria, affinché potesse avere ancora la possibilità di redenzione.

Rileggendo da adulta questo passaggio sono rimasta davvero colpita. Ed ho immaginato anche la scena: Maria che con i suoi occhi di mamma misericordiosa si gira verso Gesù, e con quello sguardo è come se dicesse, “si lo so che ne ha combinate tante, ma quest’uomo è stato bambino, con un cuore bambino, ed anche se ha pasticciato tanto, ne ha combinate tante, il suo cuore è quello che gli ha messo in petto Dio, un cuore fatto per il bene, per il bello, per l’amore.”

E questo sguardo amorevole Maria lo ha verso noi tutti. Che meravigliosa creatura Maria, “pensata” da Dio Immacolata, cioè senza peccato, senza quella macchia del peccato originale che tutti abbiamo e che grazie al battesimo cancelliamo. Dio ha dei progetti per lei, progetti che Maria ascolta e a cui aderisce con quel “fiat”, con quel “Si compia in me secondo la tua parola” che cambia la storia del mondo.

Non sapeva Maria cosa sarebbe accaduto da lì in avanti, ma decide di affidarsi totalmente, pronta a vivere tutto ciò che l’amore divino progetta per la sua esistenza, pronta ad intraprendere un cammino che l’avrebbe portata in luoghi e situazioni che non avrebbe mai immaginato.

E noi siamo qui oggi, per renderle omaggio con un fiore in cui riversiamo le nostre richieste, le nostre preghiere, i nostri ringraziamenti. Le offriamo un fiore bianco, puro, come lo era il nostro cuore bambino, con sulle labbra il suo nome dolcissimo per chiederle di pregare per noi il suo Figlio, adesso e nell’ora della nostra morte.

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