Vescovi Siciliani riflettono sulla ripresa delle processioni sacre
Sono ormai passati due anni dall’inizio della Pandemia globale dovuta al Covid-19 che ha bloccato il pianeta per molto tempo. Ora ci possiamo ritenere un po’ più liberi anche se con le dovute precauzioni.
Avranno pensato così anche i Vescovi siciliani che durante la Sessione Primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana hanno discusso sulla possibilità della ripresa delle Processioni sacre. I prelati si sono radunati ieri pomeriggio, presso la sede di Corso Calatafimi, a Palermo. A presiedere i lavori il Vice-presidente Monsignor Michele Pennisi.
Per essere certi però dell’effettiva ripresa si aspetta la data del 31 Marzo p.v., quando il governo italiano probabilmente farà cessare lo stato di emergenza che perdura ormai da due anni per l’appunto. La ripresa delle processioni è probabilmente prevista per la domenica delle Palme che quest’anno è il 10 Aprile.
Quello che però emerge da questa Sessione di lavori del CESi è la compassione che hanno avuto per il popolo Ucraino che sta vivendo il terrore della guerra. Per questo hanno invito, quale gesto concreto, a “evitare i fuochi pirotecnici per le prossime feste pasquali”.
Questo nello specifico lo stralcio del testo del Comunicato Finale dei Lavori: “Non si possono sparare i fuochi d’artificio mentre uomini e donne, anziani e, specialmente, bambini sono atterriti dal suono delle sirene e uccisi dalle bombe belliche. In segno concreto di solidarietà, si invita a convertire il corrispettivo dei fuochi pirotecnici in aiuti umanitari ai profughi che saranno accolti nelle nostre Diocesi e nelle nostre Città”.
Qui il testo completo del Comunicato Finale dei Lavori